LE FEMMINE PUNTIGLIOSE

Tre atti di Carlo Goldoni

Il testo è una dura critica sociale, infatti Goldoni mette in ridicolo tanto la smania arrivista piccolo borghese quanto la vacua boria aristocratica. Agiscono nei tre atti la giovane e ricca Rosaura che, spalleggiata dal debole consorte Florindo, vuole a tutti i costi sedere in una conversazione di dame palermitane, per potersene vantare una volta tornata al suo paese. La spiantata contessa Beatrice ed il vanesio conte Lelio, lautamente compensati per i loro maneggi, brigano affinché Rosaura venga accettata dalle superbe Eleonora e Clarice, che però “arricciano il naso” e non intendono sedere “in mezzo ad una mercantessa”. Questi personaggi sono accompagnati, nelle varie scene, dal saggio Pantalone che, inutilmente, suggerisce all'innamorato consorte di partire da Palermo e tornarsene agli affari, dal pacioso conte Onofrio che pensa solo a godersi la vita quanto meglio può, al critico conte Ottavio che vede le vacuità da cui è circondato ma fa poco o nulla per porvi rimedio, alla sagace Corallina che tutto vede e comprende. Si è operato qualche intervento, snellendo alcuni lunghi monologhi e fondendo nel personaggio della disinvolta Corallina i due servitori previsti dall'autore. Il lieto fine non è il coronamento di un amore contrastato ma il trionfo della laboriosità e degli onesti costumi.


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