Se no i xe mati no li volemo

Tre atti di G. Rocca

L'opera di Gino Rocca, andata per la prima volta in scena a Milano nel 1926 è un caposaldo del teatro veneto del '900.

Il caratteraccio di Bortolo Cioci, che si scontra nelle prime scene con tutti gli altri personaggi, ci introduce in un'atmosfera da commedia, ma l'arrivo di Momi Tamberlan, e le entrate di un ragioniere-amministratore e di un avvocato deciso ad applicare le regole, disvelano progressivamente i problemi dei diversi personaggi, in particolare quelli economici e familiari di Momi.

Il tono vira rapidamente verso il carattere drammatico che ci accompagnerà, sempre più cupamente, al tragico epilogo.

La scena, nel cubo nero del palcoscenico, è costituita da pochi elementi significativi, sia per quanto riguarda il decrepito salone del Palazzo Bardonazzi, antica sede di un gruppo di scapestrati, ormai vetusto come l'edificio, sia per il modesto soggiorno di Momi Tamberlan.


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